Amore e amicizia: non solo sesso, ma anche sentimenti ed emozioni
Ciao, sono Michi e ho 13 anni. Da poco è arrivato un nuovo ragazzo nel mio quartiere. Ha 14 anni e mi ha chiesto di diventare la sua ragazza ... a me piace molto e ho accettato. Ora mi sento molto in imbarazzo perchè essendo il mio primo ragazzo dovrò dare anche il primo bacio e questa cosa mi fa venire il mal di stomaco dall'ansia, forse non mi piace realmente oppure è solo la paura di non essere all'altezza...visto che lui mi ha detto di avere avuto già un'altra ragazza....
Le sensazioni che provi sono assolutamente normali per questa esperienza che stai vivendo. 1000 pensieri affollano la tua mente e solo vivendo il momento potrai far chiarezza dentro di te. Esci con questo ragazzo e l’importante è non fare niente che non ti va di fare, magari solo per compiacerlo. Frequentandolo entrerai in confidenza, avrete modo di conoscervi e vedrai che le cose verranno spontaneamente senza doverci stare troppo a pensare su cosa è giusto o sbagliato. L’importante è essere sempre se stessi e non indossare maschere……ti assicuro che anche lui prova quella sensazione di farfalle nello stomaco.
Ciao cara Michi….tienici aggiornati!
Ciao, ho molta paura di dichiararmi alla ragazza che mi piace perché so di non essere un bel ragazzo e poi ho paura di non riuscire ad avere rapporti per le mie dimensioni o comunque di non riuscire a farle provare quelle sensazioni fantastiche che tutti dicono.
La bellezza conta fino ad un certo punto e, soprattutto, la presunta bruttezza non conta poi tanto. Un bel ragazzo/a potrebbe avere più occasioni, ma non significa necessariamente una vita sentimentale soddisfacente; anche ragazzi “meno belli” possono avere molte chance perché l’attrazione, anche nei primissimi momenti, nasce da un insieme di variabili spesso misteriose: modo di porsi, linguaggio verbale e non, contenuti dei discorsi, idea di sé che si trasmette all’altro, sguardo, poi col tempo prevalgono gli aspetti legati al carattere, alla personalità. Anche alle “dimensioni” viene data spesso più importanza di quello che ha, soprattutto in adolescenza in cui si tende a fare confronti, perché anche la soddisfazione sessuale è dovuta da un insieme di fattori legati alla relazione e non tanto alle prestazioni e ai numeri. Anche l’apice del piacere sessuale, l’orgasmo, è poco legato alle dimensioni e alle prestazioni, viceversa è dovuto soprattutto alla qualità della relazione ed anche allo specifico momento, per cui non arriva ad ogni rapporto (soprattutto per le ragazze ed in particolare in età giovanile) e non è inscindibilmente legato alla soddisfazione della relazione ma anche del rapporto sessuale. Ciascuno ha bisogno di darsi una spiegazione di ciò che ci succede, per cui tendiamo a trovare motivazioni razionali e oggettive per cui le nostre storie iniziano o finiscono o non iniziano; però di solito i motivi sono “inconsci”, misteriosi, non logici, per cui le spiegazioni è bene cercarle nelle dinamiche stesse della relazione più che in fattori oggettivi personali sui quali “ci si fissa” . In ultima analisi le relazioni vanno accettate per quelle che sono, nel bene e nel male e nella loro insondabilità di fondo; ad esempio quando si viene lasciati è positivo cercare di capire cosa non è andato bene per evitarlo in futuro, ma evitando di farsene un cruccio personale, di promettere di cambiare, di vivere la scelta dell’altro come un rifiuto totale di sé. Questa capacità di accettazione si acquisisce soprattutto nel tempo, con l’esperienza e la maggiore sicurezza in sé.
Bisogna prendere con le pinze i racconti degli altri, a meno che non siano persone fidatissime, tanto più le dicerie, i falsi miti che circolano, le presunte aspettative sociali che i mass-media diffondono, ecc. Ognuno ha il diritto di vivere la propria vita sentimentale e sessuale, nel rispetto dell’altro, come ritiene adeguato al proprio modo di essere, ai propri valori, ai propri desideri; concedendosi questo diritto se ne pretenderà il rispetto dagli altri e si potranno fare scelte consapevoli, libere ed appaganti. Quindi se la tua scelta è legata al fatto di non sentirti serena nel far l’amore con un altro ragazzo, è importante che tu la rispetti e la faccia rispettare, senza pensare che sia “sbagliata”. Se invece hai avuto altre relazioni intense in cui avresti potuto e voluto far l’amore, ma ti sei fermata per paure o per sensi di colpa senza fondamento, è bene che tu rifletta bene sui motivi di queste emozioni che ti impediscono di fare scelte serene, eventualmente parlando con qualche coetanea, o con un adulto di cui ti fidi, o con esperti. Il senso di colpa è un emozione che non ha spirito costruttivo e può non dannosa; l’autoresponsabilizzazione, per superare quelli che riteniamo essere dei nostri nodi critici, è invece costruttiva. Non credo sia utile forzarsi, non è costruttivo avere rapporti sessuali e affettivi sentendosi costretti da se stessi, o dall’impulso del momento, o delle pressioni del partner, o dalle richieste sociali. Inoltre bisogna filtrare queste presunte aspettative sociali a cui si tende a conformarsi, perché potrebbero non corrispondere a ciò realmente i ragazzi vogliono: sento moltissimi adolescenti che esprimono il desiderio di avere una vita affettiva-sessuale soddisfacente, ma che di fatto hanno rapporti occasionali con partner semisconosciuti perché pensano che la maggior parte dei coetanei voglia solamente “fare sesso”. Cedere a questa visione rischia di incentivarla ed espone a comportamenti che non corrispondono ad una scelta o desiderio e spesso lasciano più insoddisfazione del momentaneo piacere che possono portare. Fare scelte consapevoli e libere non può evitare di rimanere feriti o delusi, perché non ci sono antidoti ed è fisiologico ed anche costruttivo che certi dolori si attraversino, ma decisioni oculate raramente espongono a relazioni distruttive o che lasciano influenzano negativamente tutta la vita affettiva successiva.
Betta, 15 anni
Cara Betta, ….ciò che stai vivendo è meraviglioso! Il tuo grande affetto per M. si sta trasformando in qualcosa di più profondo e fisico. Probabilmente il tuo cuore si sta aprendo a lui in una maniera diversa dall’amicizia. Questa tua nuova esperienza vivila con serenità e naturalezza, non temere di perderlo. Se te la senti puoi anche provare a parlargli e vedere la sua reazione, se invece confidargli i tuoi sentimenti ti crea ansia, lascia che il vostro rapporto evolva da solo in qualcosa di più.
Buona fortuna e…..tienici aggiornati!
Emy, 16 anni
Cara Emy, intanto grazie per la fiducia che esprimi nei nostri confronti e per averci confidato il tuo segreto. Hai preso coraggio e ti sei aperta, almeno in un primo momento con noi. E’ importante però che tu ne parli anche con altre persone di cui ti fidi, anche se capisco che può essere difficilissimo per l’imbarazzo e la paura di essere giudicata. Se questo ragazzo diventasse troppo insistente e pressante nelle sue richieste, ti consiglio inoltre di rivolgerti ad un esperto o a venirci a trovare al Consultorio Familiare. Siamo sicuri che una volta intrapreso il percorso giusto ritroverai la serenità che da un po’ hai perso.
Un caro saluto da tutti noi!